Ho in casa un ricettario speciale, un libro di ricette che non mi delude mai. È vecchissimo e molto particolare. Il suo aspetto non è più florido e gradevole ma vi assicuro che i contenuti sono di pregio! Non sono sicura di poterne citare il titolo, vi dirò solo che è curato da Fernanda Gosetti (1914-1999), una conosciutissima gastronoma italiana. Ciò che mi fa impazzire di questo libro è il modo in cui sono scritte le ricette: le descrizioni sono meticolose, tutti i processi sono spiegati minuziosamente, non viene lasciato nulla al caso. La mia eroina aggiunge qua e là qualche elemento di economia domestica: mette in guardia sul costo di un tale ingrediente o sulla difficile reperibilità di un certo taglio di carne. È una lettura piacevole, oltre che una fonte di ispirazione che mi ha fatto compagnia durante le mie due maternità.
Devo dire, inoltre, che non mi ha mai e dico mai tradita: tutte le ricette che ho preso da questo volume hanno avuto un risultato certo e apprezzabile. Certo, è un po’ anni sessanta ..un po’ “Sixties” , un po’ …”casalinga perfetta” …ma…
Quindi non ho avuto dubbi quando, nell’accingermi a fare per la prima volta una bavarese, ho scelto di andare a prendere la versione di Fernanda. Ovviamente ho eseguito delle leggere modifiche ma… la base è sua!
Ingredienti:
Per la base di pasta bisquit:
130 gr di albumi
120 gr di zucchero
100 gr di tuorli
110 gr di farina
Per la bavarese:
400 gr di panna fresca
200 gr di zucchero
20 gr di colla di pesce
1 stecca di vaniglia
10 gr di farina bianca
1/2 litro di latte fresco intero
3 limoni non trattati
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er la gelatina al vino Soave:
125 gr di marmellata di pesche
3 cucchiai di vino bianco Soave
3 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di succo di limone
1/2 bustina di gelatina in polvere per dolci
Procedimento:
per la pasta bisquit:
montate i tuorli con lo zucchero in una terrina a sponde alte; a parte fate lo stesso con gli albumi fino ad ottenere un composto sodo e fermo. Utilizzando una spatola di silicone, amalamate le due montate. Unite la farnia setaccaindola e stando bene attenti a non formare grumi.
Verate su di una teglia da forno piatta, foderata di carta, e infornate a circa 200° per 10 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare
per la gelatina al vino:
in un pentolino stemperate la gelatina in polvere con il vino. Aggiungete il succo di limone, lo zucchero e la marmellata. Frullate con il frullatore ad immersione e ponete sul fuoco. Fate bollire per circa tre minuti senza smettere di mescolare.
Lasciate raffreddare MA non troppo! l'ideale sarebbe fare questa gelatina DOPO aver fatto la bavarese!
per la bavarese:
versate lo zucchero in una casseruola, grattugiate finemente la buccia dei tre limoni e lasciate che questi due ingredienti riposino insieme per un’ora. In un pentolino portate ad ebollizione il latte con un baccello di vaniglia inciso nel senso della lunghezza (ovviamente prima lo raschierete con la punta di un coltelle e metterete tutti quei bei semini neri nel latte).
Rompete le uova e mettete i tuorli nello zucchero aromatizzato al limone. Gli albumi non ci servono (potete congelarli e riutilizzarli per fare una meringa o una Pavlova). Con l’aiuto delle fruste elettriche , sbattete bene le uova fino a che diventino chiare e spumose. Setacciate la farina nel composto, mescolandola con una spatola per non smontarlo. Versate a filo il latte bollente facendo molta attenzione. È un passaggio delicato poiché la temperatura del latte potrebbe cuocere la montata di uova: per evitare che questo accada, dovete mescolare piano con una frusta e nello stesso momento versare il latte. A me piace l’effetto puntinato dato dalla vaniglia e quindi utilizzo il latte togliendo semplicemente la bacca. Se a voi non piace, potete filtrarlo con un colino e vi rimarrà semplicemente profumato, senza impurità.
Ponete la casseruola sul fuoco minimo e cuocete la crema fino a che velerà il cucchiaio cioè passerà da liquida a setosa. È una crema inglese, non una crema pasticcera, e quindi il risultato sarà molto fluido ma non spaventatevi: è proprio così che deve essere. E’ molto importante, però, non farla mai bollire. Ammollate la colla di pesce in acqua fredda, strizzatela e mettetela nella crema. Spegnete il fuoco e, sempre con la frusta, mescolate bene in modo che la gelatina si sciolga e si amalgami al resto. Aggiungete il succo di due limoni.
Lasciare raffreddare la crema ma non mettetela in frigo: la gelatina si rassoderebbe troppo e troppo in fretta.
Montate la panna a neve molto ferma e, una volta che la crema si sarà raffreddata, amalgamatele insieme utilizzando una spatola di silicone e usando tutta la delicatezza e la pazienza di cui disponete.
Per la gelatina al vino e pesche nettarine
Mettete la marmellata di pesche in un pentolino, aggiungete il vino, il succo di limone, lo zucchero e la mezza bustina di gelatina in polvere. Frullate con il minipimer, aggiungete l’acqua e mettere sul fuoco. Portate ad ebollizione a fuoco molto lento e lasciate bollire per un paio di minuti.
Per fare questo dolce io ho utilizzato un cerchio da pasticceria regolabile e il risultato è stato una bavarese rotonda di 22 cm di diametro. Potete utilizzare anche un comune stampo da budino, una semplice tortiera a cerniera apribile o anche delle monoporzioni a patto che vi ricordiate di ungere qualsiasi forma decidiate di utilizzare. Un olio vegetale andrà benissimo, a patto che non sia di oliva o extravergine: risulterebbe troppo profumato ed influenzerebbe il sapore della torta.
Dunque, ungete lo stampo e poggiatelo sopra la base di biscotto che avrete ritagliato seguendo la circonferenza del cerchio da pasticceria. Tagliate un limone (il terzo dei tre utilizzati per la buccia) a rondelle e ogni rondella a metà. Private dei semi, disponete queste mezze lune attorno al cerchio, ben appoggiate: creeranno un bel decoro.
Versate la crema bavarese e livellatela bene.
Coprite con la gelatina a temperatura ambiente.Tagliate una pesca nettarina a spicchi ed utilizzatela per decorare la superficie brillante di gelatina.
Mettete in frigorifero per almeno 8 ore.
Il massimo del risultato si ha gustando la bavarese il giorno dopo…
Non è splendido questo decoro al limone?
E' un ottimo dessert di fine estate, soprattutto se servito dopo una cena di pesce o un pranzo di carne grigliata!