domenica 29 aprile 2012

La torta cremosa alle mele

Le mele, la cannella, il burro, lo zucchero... ingredienti da "cucina della nonna"...



Ingredienti:
per la crema alle mele:
250 gr di mele Golden tagliate in piccoli dadi
2 uova di media grandezza
40 gr di zucchero di canna
60 gr di latte fresco
200 gr di zucchero al velo, vanigliato
15 gr di fecola di patate
60 gr di burro
la buccia grattugiata di un limone non trattato
per l'impasto:
200 gr di burro
130 gr di zucchero semolato
2 cucchiaini di lievito in polvere
1 bustina di vanillina
2 mele Golden
4 uova di media grandezza
180 gr di farina bianca
Cannella in polvere
100 gr di mandorle a lamelle
Zucchero in granella

Procedimento:
per la crema alle mele: In una padellina fate caramellare leggermente lo zucchero di canna, aggiungete le mele e circa 10 cl di acqua tiepida. Fate cuocere fino a completa evaporazione dell’acqua. Trasferite in un contenitore alto e stretto e frullate con il minipimer per ottenere una purea finissimaa cui aggiungerete la buccia del limone.

Fondete il burro a fiamma dolce, versatevi il latte e scaldate il tutto. A parte sbattete le uova intere con lo zucchero, setacciatevi la fecola e versatevi a filo il latte con il burro mescolando bene con la frusta. Aggiungete la purea di mele e mettete sul fuoco per fare inspessire la crema. Saranno necessari circa 6 minuti. Trasferite in un piatto fondo e lasciate raffreddare ma abbiate l’accortezza di appoggiare a filo della crema una pellicola trasparente al fine di evitare che si formi sulla superficie della crema quella fastidiosa pellicina dura che compromette poi l’omogeneità della preparazione.

per l'impasto: Nel mixer sbattete lo zucchero con il burro fino a che avrete ottenuto un composto gonfio e spumoso. Aggiungete le uova , una alla volta, e poi la farina con il lievito e la vanillina.
Infarinate  e imburrte una teglia quadrata, cospargetela di marndorle a lamelle. Volete un trucchetto per imburrare una tortiera senza sporcarvi le mani? Ebbene, mettete una noce di burro nella teglia, infornate la per 10 secondi ed estraetela dal forno. Il burro, ora liquefatto, andrà steso con un pennellino partendo da centro fino a raggiungere bene i bordi.
Trasferite metà dell' impasto in una sa à poche e formate la base del dolce sulla tortiera. Dovrete tracciare con la tasca da pasticcere una serie di righe parallele in modo da distribuire l’impasto sul fondo senza lasciare buchi. Su questa base distribuite la crema alle mele, in maniera uniforme.

Sbucciate e detorsolate le 2 mele , tagliatele a fettine molto sottili e disponete sulla crema, leggermente sormontate. Spolverizzatele di cannella. Trasferite nella sac à poche l’impasto rimanente e ricoprite le mele. Cospargete il dolce con zucchero in granella.
Infornate a 180° per circa 50 minuti, fino a che il dolce risulterà dorato.

Lasciate raffreddare e rovesciate su di  una griglia da pasticceria. Spolverizzate con abbondante zucchero al velo.

Per la decorazione io ho utilizzato delle mele tagliate con uno stampino per biscotti a forma di cuore che ho poi passato in una padellina con lo zucchero caramellato.



...è un dolce molto profumato, leggero nonostante la crema... da provare!

mercoledì 25 aprile 2012

I cestini di frolla con crema al burro

...nella mia città natale c'era - e c'è sicuramente ancora- una pasticceria la cui rinomata specialità erano i cestini ripieni di crema al burro. Quale delizia!  E che leggerezza, nonostante la quantità di burro, presente a livelli quasi illegali! Quando la frequentavo, da liceale, non avevo ancora il colesterolo "border-line" (o, forse, non sapevo ancora cosa fosse!)  e affogavo le mie tristezze adolescenziali in quella vellutata crema senza dovermi preoccupare delle conseguenze...
La mia modesta interpretazione, da assennata madre di famiglia quale sono ora, prevede un formato molto più piccolo dell'originale. Fino a 6 potete mangiarne senza sentirvi in colpa. Tra i 7 e i 10 siete perdonabili, dagli 11 in poi...vi aspetta l'inferno! Girone dei lussuriosi...



Ingredienti:
per la frolla:
110 gr di burro
80 gr di zucchero
60 gr di zucchero al velo
60 gr di fecola di patate
250 gr di farina
1 uovo intero più un tuorlo
una bustina di vanillina
un pizzico di sale
per la crema pasticcera al burro:
2 tuorli
2 cucchiai di zucchero a velo
2 cucchiai di fecola
250 ml di latte fresco
la buccia grattugiata di un limone non trattato
100 gr di burro
50 gr di zucchero al velo

Procedimento:
per la pastafrolla: mettete nel mixer la farina con la fecola e il burro tagliato a pezzetti. Lavorate a media velocità fino ad ottenere un composto di briciole. Aggiungete l’uovo intero e il tuorlo, la vanillina, il sale e impastate fino a che nel robot si sarà formata una palla di pasta. Mettetela in frigo e lasciatela a riposo per almeno mezz’ora.

Con queste dosi vi verranno circa una sessantina di cestini.

Infarinate il piano di lavoro e con il mattarello stendete la pasta a circa 4 mm di spessore. Con un coppapasta o uno stampino dentellato, ricavate tanti cerchietti. Reimpastate lo scarto, ristendetelo e ricominciate fino a quando avrete esaurito la vostra pastafrolla. Io utilizzo dei pirottini di silicone quindi non ho bisogno di imburrare ed infarinare (tempo e ingredienti risparmiati). Prendete il cerchietto e posizionatelo , ben centrato, nel pirottino esercitando con il pollice una leggera pressione al centro in maniera che si formi un bell’incavo per la successiva farcitura e che i bordi della tartelletta si definiscano meglio.

Portate il forno a 180° e quando sarà ben caldo, cuocete i cestini in bianco per circa 10 minuti. Estraete dal forno e lasciateli raffreddare prima di sformarli. Saranno ovviamente necessarie più infornate, posto che credo nessuno di voi abbia 60 pirottini tutti uguali.

per la crema: in un pentolino sbattete i due tuorli con lo zucchero e la buccia di limone. Setacciatevi la fecola e il pizzico di sale. Aggiungete il latte, già caldo, e mettete sul fuoco mescolando bene con la frusta onde per evitare che si formino grumi. Tenete il fuoco basso. Quando la crema inizierà ad inspessire, abbassate ulteriormente la fiamma e mescolate vigorosamente fino ad ottenere la densità giusta. Deve essere una crema molto spessa, quasi un budino. Lasciatela raffreddare.

Utilizzando lo sbattitore elettrico, in una terrina a sponde alte, lavorate il burro a “pomata” * con lo zucchero al velo. Quando avrà raggiunto una consistenza cremosa e priva di grumi, aggiungetevi la crema pasticcera a cucchiaiate avendo cura che la precedente dose sia ben amalgamata prima di procedere con la successiva. A lavoro ultimato riponete la crema ottenuta in frigorifero e lasciatevela per almeno un'ora.

Trasferite la crema al burro in una sac à poche o in una siringa da pasticceria, allineate le tartellette e riempitele con una piccola quantità di crema.

A causa del burro, questi cestini sono facilmente deperibili e soffrono il caldo.

Andrebbero farciti e consumati in giornata. Altrimenti conservate i gusci sguarniti in una scatola di latta e lasciate la crema in frigo: potrete farcirli di volta in volta.



*Il burro cosiddetto a pomata è un burro morbido (ma non sciolto) che si ottiene lavorandolo a temperatura ambiente fino a fargli raggiungere la consistenza cremosa. Il burro a pomata è utilizzato per preparare creme al burro o impasti morbidi per decorazioni.

domenica 22 aprile 2012

Il dolce alla chantilly di limone e fragole

....voglia di primavera, voglia di fragole! ...

Ingredienti:
per la base :
130 gr di farina
120 gr di zucchero al velo
120 gr di burro molto morbido (lasciatelo a temperatura ambiente per un'oretta)
2 uova grandi
1 bustina di vanillina
2 cucchiaini di lievito vanigliato
50 gr di panna fresca
una fialetta di aroma al limone
per la bagna:
50 gr di limoncello
30 gr di acqua
50 gr di zucchero semolato
Il succo di mezzo limone
4 cucchiai di marmellata di lamponi
per la crema:
2 tuorli
300 ml di latte fresco, intero
2 cucchiai di fecola
2 cucchiai di zucchero a velo
150 gr di panna fresca
12 gr di colla di pesce in fogli
1 limone non trattato (useremo la sola buccia, grattugiata molto finemente)
per decorare:
fragole, fragoloni e fragoline
1 tavoletta di cioccolato bianco (200 gr)

Procedimento:
per la base:
Imburrate ed infarinate uno stampo da crostata, meglio sarebbe utilizzare uno di quelli da capovolgere, con il centro incavato. Mettete nel mixer il burro e lavoratelo con lo zucchero fino a che avrete un composto liscio e omogeneo. Aggiungete le uova, la panna e poi a mano a mano tutti gli ingredienti secchi. Per ultimi unite gli aromi (vanillina e fialetta di limone).
Versate questo impasto nella tortiera e infornate in forno già caldo a 180° per circa 25 minuti. Ovviamente fate la prova dello stecchino prima di estrarre dal forno.
Lasciate raffreddare e sformate. Stendete con il dorso del cucchiaio un velo di marmellata nell’incavo del dolce.

per la bagna:
In un pentolino mettete l'acqua e lo zucchero e cuocete fino a che lo zucchero si sarà completamente sciolto. Unite il succo di limone e il limoncello, fate bollire per tre minuti curca e lasciate raffreddare. 

per la crema:
Mettete i tuorli in un pentolino e sbatteteli con lo zucchero e la buccia di limone fino a che saranno chiari e spumosi. Setacciate la fecola mescolando piano per incorporarla alle uova senza smontarle. A parte scaldate il latte. Quando sarà ben caldo, versate a filo sulla crema mescolando. Attenzione! Dovete mescolare piano per non smontare i tuorli ma allo stesso tempo in maniera uniforme e continuativa perché il calore del latte non cuocia troppo in fretta la crema facendola impazzire (il famoso effetto frittata).
Trasferite il pentolino sul fuoco e cuocete sempre mescolando fino a che la crema si sarà inspessita (5-6 minuti)
Mettete in ammollo in acqua fredda i fogli di colla di pesce. Strizzateli e metteteli nella crema ancora calda mescolando fino a farli sciogliere completamente. Quando sarà ben fredda, montate la panna e aggiungete alla crema pasticcera: avrete ottenuto un'ottima CHANTILLY.  Riponete in frigorifero.

Trasferite tutta la chantilly in una sac à poche: con molta cura formate dei cerchi concentrici. Vi consiglio di partire dall'esterno in modo da giungere al centro perfettamente simmetrici.

Lavate e mondate le fragole privandole del picciolo. Tagliatele a quarti e disponetele un po’ a casaccio sulla crema. Per finire, grattugiate il cioccolato bianco sul dolce.


delicata, profumata e .. pimaverile!

giovedì 19 aprile 2012

La cottura in bianco

Nei libri di cucina si legge spesso il termine "cottura in bianco": in che cosa consiste?
Quando si parla di pastafrolla, per COTTURA IN BIANCO si intende la cottura della pasta senza guarnizione o farcitura. Si utilizza in particolar modo per creare cestini, crostatine o tartellette da farcire in seguito con creme delicate che non sopportano il forno come creme chantilly o creme al burro.
Le nostre nonne, soprattutto quando si trattava di crostate, per evitare che il fondo si gonfiasse cospargevano la torta da cuocere in bianco con fagioli secchi ma per noi cuochi del duemila esistono in commercio delle apposite sferette di porcellana che servono allo stesso scopo. L'accortezza che dovrete avere nell'utilizzarle è di mettere un foglio di cartaforno tra queste  e la pastafrolla  per evitare che le sferette assorbano il burro diventando poi inutilizzabili. Lo dico per esperienza personale: ho fatto questo errore e ho dovuto poi buttarle poichè rancide.
Per la piccola pasticceria non è necessario ricorrere a questo espediente in quanto, un po' per le ridotte dimensioni e per i rapidi tempi di cottura, la pastafrolla non ha la tendenza a gonfiarsi troppo.
La cottura in bianco permette di ottenere dei gusci di frolla ben cotti e friabili, cosa normalmente impossibile da raggiungere quando cuciniamo una crostata già farcita con marmellata o ricotta poichè l'umidità del ripieno impedisce alla pasta di asciugarsi completamente.

Le tartellette cotte in bianco dentro ai pirottini di silicone ...

I gusci di tartellette pronti per la farcitura...

venerdì 13 aprile 2012

I cannoncini alla crema marsalata

...un giorno faremo insieme la pastasfoglia fatta in casa.
Siccome quel giorno è ancora lontano e io avevo la necessità di smaltirne un rotolo acquistato già pronto durante uno dei miei rally al supermercato, oggi facciamo i cannoncini con una umile pastasfogliata industriale.
La crema sarà al profumo di Marsala, uno dei sapori della mia infanzia....

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia
olio di semi per ungere i conetti
1 uovo per spennellare
poco zucchero per spolverizzare i cannoncini
per la crema:
1 uovo intero
2 tuorli grandi
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di fecola di patate
300 ml di latte
50 ml di marsala secco
100 ml di panna da montare (fresca o UHT, è lo stesso)

Procedimento:
Procuratevi dei coni per cannoncini. Ungeteli con dell'olio di semi, operazione importantissima perchè la sfoglia non attacchi.

Tagliate la pastasfoglia a striscioline larghe circa 1,5 cm. La lunghezza varia a seconda che vogliate cannoncini più piccoli o più sostanziosi. Avvolgete le strisce ai coni partendo dalla punta di quest'ultimi e sormontando la pasta al giro precedente di circa 3 mm.


In una tazzina sbattete l'uovo con una forchetta, giusto il tempo di amalgamare bene il tuorlo all'albume. Spennellate sui cannoncini, spolverizzate di zucchero e infornate a 200° per circa 20 minuti. Estraete dal forno e lasciate raffreddare.
Una volta raffreddati  dovrete tenerli saldamente con una mano mentre con l'altra, usando il pollice e il medio, dovrete esercitare una leggera pressione sulla base del cono che, non essendo saldato, si chiuderà impercettibilmente permettendovi di sfilare il cannoncino.


Preparate la crema:
Sbattete le uova (l'uovo intero e i due tuorli) con lo zucchero fino a che avrete un composto chiaro e spumoso. Scaldate il latte e, quando sarà ben caldo, versate a filo sulle uova mescolando bene e costantemente con una frusta per evitare "l'effetto frittata" cioè per impedire che il calore del latte possa cuocere in fretta le uova raggrumandole e facendole "impazzire".  Mettete sul fuoco e aggiungete il Marsala e il sale. Cuocete fino a che la crema si sarà inspessita. Ci vorranno circa 6-7 minuti.

Lasciatela raffreddare.
Montate la panna e quando sarà soda, incorporatela alla crema con una spatola badando a non smontarla.
Trasferite la crema in una sac à poche e riempite i cannoncini.
La pasta sfoglia assorbe molto l'umidità delle creme. Vi consiglio quindi di riempire i cannoncini all'ultimo momento, giusto cinque minuti prima di servirli.


Spolverizzateli di zucchero a velo, è sempre bello da vedere!

domenica 8 aprile 2012

La crostata di ricotta al limone e pesche sciroppate

...tra le pagine degli oziosi settimanali femminili si trova di tutto: consigli per l'imminente prova costume, come mettere a tacere la suocera e "come farlo impazzire  a letto" (cit.) ...
Recentemente tra varie ed inutili disquisizioni sul make up e sul "dress code",  ho trovato la ricetta di una crostata al TOFU (ma pensa!). L'ho conservata, letta e riletta ma non mi ha mai convinta del tutto. Avevo un barattolo di pesche sciroppate che dormiva nella mia dispensa da un po': ho pensato di scomodarlo e di aggiustare un po' la ricetta che mi pareva francamente troppo vegana. Politicamente non vi posso dire come la penso ma..quanto al Tofu...sono agnostica: so che esiste ma...non abbiamo un punto di incontro! Viva la ricotta, viva il burro e  il colesterolo!

Ingredienti:
per la frolla:
100 gr di burro morbido
100 gr di zucchero
2 tuorli grandi
50 gr di fecola di patate
200 gr di farina
un cucchiaino di vaniglia Bourbon in polvere
per il ripieno:
2 limoni non trattati (useremo la sola buccia)
300 gr di ricotta freschissima e...grassissima
100 gr di panna fresca
15 gr di fecola di patate
4 uova intere
1 pizzico di sale
140 gr di zucchero al velo
100 gr di marmellata di pesche
per la guarnizione:
un barattolo di pesche sciroppate da 480 gr (peso sgocciolato)
1 bustina di gelatina in polvere per torte
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di marsala secco
250 ml di sciroppo di pesche

Procedimento:
Mettete nel mixer (minimo sforzo, massimo risultato) il burro con lo zucchero, la farina e la fecola. Quando avrete un composto di briciole, aggiungete i due tuorli e la vaniglia. Lavorate fino a che l'impasto si trasformerà in una palla liscia. Lasciatelo riposare in frigo per almeno mezz'ora.

Trascorso il tempo del riposo, imburrate una tortiera rotonda a cerniera apribile (o foderatela di carta forno e imburratene il bordo) e stendete la pastafrolla a circa 4 mm di spessore, rivestite lo stampo lasciando un  paio di centimentri ai bordi e bucherellatene il fondo con i rebbi di una forchetta.
Stendete con un cucchiaio la marmellata sul fondo della crostata, livellandola bene.

Mettete nel mixer tutti gli ingredienti del ripieno (ricotta, panna, zucchero, uova intere, fecola, buccia dei limoni e sale) e lavorate fino a che avrete una crema omogenea; versatela sulla torta e infornate a 200 gradi per 50 minuti circa.

Estraete dal forno e lasciate raffreddare.

Sgocciolate le pesche sciroppate dal loro succo ma non buttate quest'ultimo: ci servirà per preparare la gelatina e dare alla crostata quella lucentezza tipica della frutta fresca. Tagliatele a mezzaluna, sottili, e disponetele sulla crostata partendo dall'esterno. Sormontate leggermente le fettine in modo da ottenere un effetto simile a quello dei petali di una rosa: la successiva sopra la preecedente e così via. A cerchi concentrici. Al centro ponete una mezza pesca.

In un pentolino mettete la polvere di gelatina per dolci, stemperatela con i due cucchiai di marsala. quando si saranno sciolti gli eventuali grumi, aggiungete 250 ml di sciroppo di pesche e due cucchiai di zucchero. Mettete sul fuoco e portate a bollore. Lasciate raffreddare per due minuti circa e distribuite a cucchiaiate sulla frutta, stendendo bene con il dorso del cucchiaio.



Buona Pasqua  a tutti voi!

giovedì 5 aprile 2012

La torta "petit four"

...per anni ho osservato questo dolce nelle pasticcerie, con il naso schiacciato sulle vetrine, chiedendomi quale sofisticatissima tecnica bisognasse padroneggiare per riprodurlo tale e quale. Una sfida! Ho cercato, ho chiesto ai pasticceri avidi dei loro segreti, mi sono documentata e...sapete cos'ho scoperto? Nessuna tecnica, nessuna difficoltà! Solo un po' di pazienza...
Ormai ho imparato a farla talmente bene che mio marito...preferisce la mia versione a quella del pasticcere! Questo dolce lo dedico a lui per tre motivi: è il papà dei miei bambini, oggi compie gli anni, sta facendo una faticosissima dieta. ...un piccolo strappo alla regola!



Ingredienti:
per la base
170 gr di burro
175 gr di zucchero semolato
la buccia e il succo di un limone non trattato
3 uova grandi
200 gr di farina
1/2 bustina di lievito
70 gr di mandorle con la pellicina
per la bagna:
200 gr di liquore amaretto
100 gr di gelatina di albicocche + 150 gr circa per la farcitura
per la copertura di pasta di mandorle:
300 gr di zucchero
300 gr di mandorle spellate
2 uova
la buccia grattugiata di mezzo limone
ciliegie candite
gelatina di albicocche per spennellare

Procedimento:
per la base:
nel mixer (soldi spesi bene) lavorate il burro con lo zucchero, le mandorle ridotte in polvere finissima e il limone (buccia e succo). Aggiungete le uova, una alla volta e successivamente la farina setacciata con il lievito. Imburrate ed infarinate uno stampo da plumcake e versatevi limpasto. Infornate a 180° per circa 60 minuti. Lasciate raffreddare prima di sformare.

per la bagna:
In un pentolino mettete il liquore amaretto con due cucchiai di confettura (100 gr circa): cuocete fino a che quest'ultima sarà completamente sciolta.

Tagliate la base in due, disponete la parte inferiore su di un disco da pasticceria (sono quei dischi di cartone molto spesso, per alimenti, adatti anche a sopportare una torta inzuppata o un giro di gratinatura in forno) e inzuppatela con metà della bagna all'Amaretto. Aiutandovi con un cucchiaio splamate una generosa dose di confettura sul dolce. Coprite con l'altra metà e inzuppate con la bagna rimanente.

Nel mixer tritate le mandorle con lo zucchero (se li macinate insieme, eviterete che le mandorle rilascino troppo olio) fino ad ottenere una polvere finissima, impalpabile. Aggiungete le uova e la buccia di limone e lavorate fino ad avere un composto morbidissimo.
Trasferitelo in una sac à poche con la bocchetta a stella e decorate coprendo interamente il dolce. deponete qualche ciliegia candita qua e là, come più vi piace! Lasciate riposare in frigo per almeno due ore. Questo passaggio è importante perchè "stabilizza" la pasta di mandorle evitando che si gonfi in cottura rovinando il decoro.
Accendete il forno a 220 gradi e quando raggiungerà la temperatura, rimettete la torta in forno. Questa è un'operazione molto delicata quindi niente telefonate con le amiche o con la morosa nel frattempo: tutta la vostra attenzione deve essere dedicata alla vostra petit-four la quale deve solamente gratinare o meglio dorare leggermente. La pasta di mandorle infatti se cotta troppo, diventa dura e coriacea.
Ci vorranno circa 8-9 minuti.
Quando sarà dorata, estraetela dal forno e lucidatela con un po' di gelatina di albicocche ovviamente con l'aiuto di un pennello da cucina...


Ovviamente, a causa dell'Amaretto, non è certo un dolce da proporre ai bambini...!

domenica 1 aprile 2012

Il tiramisù con la base morbida

Buongiorno! Ho un nuovo stampo per torte e un nuovo paio di scarpe. Li provo entrambi, che dite?
Per fare questo dolce collaudo oggi una tortiera per crostate (di quelle con la scanalatura che vanno poi sformate a rovescio). Avevo la versione piccola, ora in casa mia è arrivata la 28 cm...potete benissimo utilizzare un comune stampo a cerniera apribile o uno a tronco di cono, fa lo stesso.



Ingredienti:
per la base:
1 paio di scarpe nuove di zecca
130 gr di farina
120 gr di zucchero a velo
125 gr di burro molto morbido (lasciatelo a temperatura ambiente per un'oretta)
2 uova grandi
1 bustina di vanillina
2 cucchiaini di lievito vanigliato
2 cucchiai di latte intero
2 cucchiaini di cacao amaro
1/2  cucchiaino di cannella in polvere
per la bagna:
100 ml di caffè decaffeinato
100 ml di acqua
100 gr di zucchero
per la crema:
125 gr di mascarpone
150 gr di panna fresca
4 uova
150 gr di zucchero a velo
12 gr di colla di pesce in fogli
3 cucchiai di latte
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere del Madagascar
per decorare:
cacao amaro e gocce di cioccolato

Procedimento:
anzitutto calzate le vostre nuove scarpe... fatto????!!!
per la base:
imburrate ed infarinate lo stampo. Per eseguire al meglio questa operazione, soprattutto se le tortiere sono scanalate, vi consiglio di fare così: sciogliete in un pentolino una noce di burro. Intingetevi un pennello da cucina e spennellate la tortiera o lo stampo. Versate poi un cucchiaio di farina, fate in modo che si appiccichi uniformemente al burro e sbattete l'eccesso giù dal terrazzo.  :-)
Metette tutti gli ingredienti (tranne le scarpe) nel mixer e lavorate fino a che avrete un composto liscio e omogeneo.
Versatelo nello stampo e infornate in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti. Fate la prova dello stecchino prima di estrarre dal forno.
Lasciate raffreddare. Quando sarà fredda, pareggiate il fondo con un coltello (probabilmente la lievitazione l'avrà fatta debordare) e sformatela.
per la bagna:
in un pentolino mettete l'acqua e lo zucchero e cuocete fino a che lo zucchero si sarà completamente sciolto. Aggiungete il caffè e lasciate raffreddare.
per la crema:
(...di certo vi sembrerà una cosa un po' particolare, magari anche poco appetibile, ma vi assicuro che il risultato è eccezionale: i pasticceri pastorizzano i tuorli con lo sciroppo di zucchero ad una certa temperatura, noi che pasticceri non siamo...proviamo ad utilizzare i tuorli sodi!)
Rassodate le 4 uova. Sgusciatele, tagliatele a metà nel senso della lunghezza ed estrete il tuorlo.
Gli albumi sodi non ci servono, potete utilizzarli per la cena farciti con tonno e maionese.
Setacciate i tuorli in una terrina e con le fruste elettriche sbatteteli con lo zucchero; successivamente aggiungete il mascarpone.
Mettete in ammollo in acqua fredda i fogli di colla di pesce.
In un pentolino scaldate il latte con la vaniglia. Portatelo ad ebollizione poi spegnete il fuoco, strizzate la colla di pesce e mettetela nel latte caldo mescolando fino a farla sciogliere completamente.
Amalgamate questo composto alla crema mascarpone avendo cura che sia perfettamente uniforme e senza grumi.
Montate la panna e aggiungete alla crema. Riponete in frigorifero.

Montaggio:
Posizionate la base del dolce su di un disco per torte o su di un piatto da portata. Con un cucchiaio distribuite la bagna al caffè inzuppando bene la pasta.
Trasferite tutta la crema in una sac à poche: con molta cura formate dei ciuffetti disposti in cerchi concentrici sulla sommità del dolce. Vi consiglio di partire dall'esterno.

Decorate con una spolverata di cacao e qualche goccia di cioccolato lasciata cadere distrattamente qua e là...

PS: Questa versione del tiramisù (grazie alla particolare crema ottenuta dalle uova sode e all'utilizzo di caffè decaffeinato) è indicata anche per chi non può mangiare le uova crude come le mamme in stato interessante o i bambini molto piccoli...

... volete anche la foto delle scarpe?