giovedì 28 marzo 2013

La doppia mousse nello scrigno di biscuit

(happy birthday to....me!!!!)



Ingredienti:
Per la decorazione della pasta biscotto:
3 albumi
50 gr di cacao amaro
50 gr di farina
50 gr di zucchero
50 gr burro
per la pasta biscotto:
3 uova
3 tuorli
130 gr di farina
130 gr di zucchero
1 fialetta di aroma di mandorla
per lo sciroppo all’amaretto:
50 gr di zucchero
30 gr di sciroppo alla vaniglia
50 gr di liquore amaretto
50 gr di acqua
per la mousse al cioccolato bianco:
100 ml di panna fresca
200 ml di panna fresca montata
100 gr di cioccolato bianco
10 gr di colla di pesce
50 ml di salsa al caramello già pronta
per la mousse al cioccolato fondente:
50 ml di panna fresca
200 ml di panna fresca montata
100 gr di cioccolato fondente
per il montaggio e la decorazione
mandorle a lamelle
cacao amaro
mandorle intere


Procedimento:
Per la decorazione della pasta biscotto:
Mescolate il cacao con la farina e lo zucchero, aggiungete il burro molto ammorbidito ma non sciolto e gli albumi: dovete ottenere un impasto molto sostenuto ma morbido.
Trasferitelo in una sac à poche (io uso quella usa e getta e spunto leggermente il fondo in modo da avere una “scrittura” sottile). Stendete un foglio di carta da forno e, tenendolo fermo con una mano, usate la sac à poche per decorarlo con motivi a vostra scelta (riccioli, note musicali, fiori stilizzati etc…).
Lasciatelo riposare per mezz’oretta.

Per la pasta biscotto:
Montate le uova e i tuorli con lo zucchero. Aggiungete l’aroma di mandorla e il sale continuando a montare. Fermatevi solo quando avrete un composto gonfio e molto chiaro.
Questa operazione viene benissimo con l’impastatrice planetaria, se ne siete in possesso, usate la frusta a “K”, altrimenti utilizzate un normale frullino elettrico.

A questo punto setacciate la farina e , con una spatola di silicone e movimenti molto morbidi, incorporatela alla “montata” di uova. E’ importantissimo fare bene questa operazione, lentamente e con perizia. Stendete l’impasto sulla carta forno precedentemente decorata con l’impasto di cacao, livellandolo bene ma senza premere troppo.
Ponete in forno a 190° per circa 12 minuti.

Predisponete un altro foglio di carta da forno , spolverizzatelo di zucchero al velo.

Estraete l a pasta biscotto e rovesciatela subito sulla carta forno inzuccherata. Lasciate raffreddare per circa 3 minuti. Ora la pasta biscotto presenterà il fondo decorato verso l’alto mentre la parte bianca srà verso il basso, a contatto con la carta forno inzuccherata.

Come fareste con una figurina, staccate il foglio di carta forno decorato con un movimento deciso (avete presente la ceretta? Ecco!). Vedrete che magia! La pasta biscotto si presenterà a voi come se fosse stata “stampata”. Se avete manualità sarà molto bella da vedere, sembrerà un broccato o un velluto imprimé.

Se non siete delle aquile in fatto di decorazione, puntate su cose semplici: righe, pois, zig-zag, cose molto semplici che vi daranno comunque un effetto molto piacevole.

Per lo sciroppo all’amaretto
in un pentolino sciogliete bene lo zucchero con l'acqua, ponete sul fuoco. Quando avrete ottenuto uno sciroppo trasparente, aggiungete il liquore all'amaretto e lo sciroppo di vaniglia. Lacsiate sobbollire per un minuto all'incirca e poi togliete dal fuoco. lasciate raffreddare.

Per la mousse bianca
in un pentolino portate a bollore  i 100 ml di panna fresca. togliete dal fuoco e aggiungete il cioccolato bianco. Mescolate bene fino a che il cioccolato si sarà completamente sciolto. Ammollate la colla di pesce in acqua fredda e, quando sarà idratata, aggiungete al cioccolato ancora caldo mescolando molto bene. Lacsiate raffreddare il tutto.
A parte montate i 200 ml rimanenti  di panna fresca e qundo sarà spumosa, aggiungete la salsa al caramello e il composto di cioccolato bioanco.

Per la “mousse” nera
in un pentolino portate a bollore i 50 ml di panna fresca. Togliete dal fuoco e aggiungete il cioccolato fondente. Mescolate bene fino a che il cioccolato si sarà completamente sciolto.
Montate la panna.
Quando il composto al cioccolato non sarà più caldo, amalgamatevi bene la panna avendo cura di non smontarla: dovrà risultare una mousse soffice e ariosa.

Montaggio:
Decidete ora come sarà il vostro “scrigno”: rotondo, quadrato?
Io ho deciso di usare il mio cerchio da pasticceria quindi ho optato per una torta tondeggiante.

Ritagliate il fondo del vostro scrigno utilizzando un coltello.

Poggiate il cerchio da pasticceria sul piatto da portata che utilizzerete e inserite il fondo del dolce.

Ritagliate ora i bordi. In questo caso dovrete avere l’accortezza di inserirli nel cerchio con la decorazione rivolta verso l’esterno. Sì, lo so che è ovvio ma… meglio non lasciare nulla al caso!



Bagnate la pasta biscotto con lo sciroppo all’amaretto.

Distribuite la mousse bianca a cucchiaiate sul fondo e livellatela bene.

Cospargetela di mandorle a lamelle e di cacao amaro.

Riempite ora, fino al livello dei vostri bordi, con la mousse al cioccolato fondente. Dovrebbe avanzarvene una certa quantità per fare la decorazione. Mettetela nella sac à poche e formate dei ciuffetti regolari di mousse sulla superficie del dolce. Decorate a piacimento con mandorle a lamelle, mandorle intere e cacao.


bella da vedere.....

buona da mangiare...........................................




sabato 23 marzo 2013

Le "tegole" all'anice e mandorle

Questa settimana è iniziata con una graditissima sorpresa: aprendo la cassetta della posta ho trovato il mio mensile di cucina preferito . Qualcuno, a mia insaputa, mi ci ha abbonata ed ecco che da adesso mi farà compagnia per un anno.

Come sempre accade anche quando sono io ad acquistarlo, percorre la casa in una sorta di itinerario di lettura: per qualche giorno sta in salotto, poi si trasferisce in cucina e lì staziona per circa due giorni. Dalla cucina trasmigra in camera e lì, sotto il letto, sta per circa una settimana. La tappa finale è il ritorno in cucina dove sta sul tavolo per una giornata e poi viene allineato, con la costa scura verso il basso, con i suoi diligenti fratellini.

In questa transumanza che dura circa 20 giorni, ho tutto il tempo di leggerlo in vari gradi di distribuzione e di interesse; la prima cosa che faccio è sfogliarlo, pagina per pagina, in maniera veloce. Poi vado a vedere le pagine dedicate ai dolci.

Successivamente parto dall’inizio e leggo tutto, anche le ricette delle pubblicità. Arrivata alla fine, decido che cosa voglio provare.

La scelta, questo mese, è caduta su queste “tegole”, biscottini friabilissimi tipici della Valle D’Aosta. Ovviamente con qualche piccolo aggiustamento da parte mia ma…la ricetta è presa da “LA CUCINA ITALIANA” di questo mese.

Naturalmente…un grazie a Giulia per avermelo regalato!


Ingredienti:
100 gr di Albumi (io ne tengo sempre in freezer, di quelli di “recupero” da ricette che prevedono solo i tuorli)
100 gr di burro di buona qualità a temperatura ambiente
60 gr di mandorle spellate
60 gr di farina 00
20 gr di farina di mais (la cosiddetta "fioretto", sabbiosissima)
20 gr di fecola
2 cucchiaini di semi di anice
50 gr di zucchero grezzo di canna (Mascobado, quello con i pezzi più scuri)
50 gr di zucchero semolato
50 gr di cedro candito
50 gr di mandorle a lamelle

Procedimento:
Nel mixer lavorate i due zuccheri con l’anice fino ad ottenere una polvere sottile. Aggiungete le mandorle e tritate ancora fino a che si saranno polverizzate e mescolate con gli zuccheri.

Aggiungete il burro e azionate il mixer fino a che avrete ottenuto una crema. Versate a filo l’albume, con la lama in movimento e, successivamente, le tre farine.

Trasferite l’impasto in una ciotola e aggiungete il cedro candito tagliato a cubetti molto piccoli. Amalgamate con un cucchiaio di legno.

Lasciate riposare in frigorifero per circa 30 minuti.

Trascorso questo tempo, mettete l’impasto in una sac à poche e deponete dei ciuffetti di impasto regolari e ben distanziati su di una placca foderata di carta forno.
 

Decorate con le mandorle a lamelle, facendole scendere sui mucchietti di impasto dall’alto e pressandole un poco con il dorso di un cucchiaino per farle penetrare nell’impasto altrimenti si staccheranno a fine cottura lasciando le tegole “nude”.

Mettete in forno già caldo a 190° e lasciatevele fino a che saranno più scure ai bordi . Serviranno circa 10 minuti, ma fate attenzione: un minuto in più può essere fatale così come un minuto in meno può darvi un risultato imperfetto. Il momento giusto è quando , ai bordi, appaiono molto scure rispetto al centro.
 

Quando le estrarrete sembreranno morbide in realtà, dopo pochi minuti all’aria della vostra cucina si seccheranno assumendo quella tipica consistenza croccante della tegola e della lingua di gatto.

mercoledì 20 marzo 2013

I filoncini di farro al salmone

Ecco una ricettina che ho voluto provare su richiesta di Angelo!
Stava in un libretto di ricette di una famosa marca di lieviti ma noi, ovviamente, abbiamo preso quel che ci piaceva e modificato a nostro piacimento dosi e ingredienti...un volo creativo!



Ingredienti:
per la pasta di pane al farro:
200 gr di Farina di farro
200 gr di Farina manitoba
100 gr di Farina 00
7 gr di Lievito secco (del tipo lievito di birra liofilizzato)
50 ml di Olio extravergine di oliva
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaio di malto d’orzo (in alternativa, utilizzate il miele)
250 ml di acqua tiepida
per il ripieno:
40 gr di foglie di sedano
60 gr di peperone giallo
60 gr di peperone rosso
150 gr di salmone affumicato
Pepe
Sale
Erba cipollina
80 gr di scamorza affumicata.

Procedimento:
Mettete in una ciotola le tre farine, il lievito, il sale ed il malto. Aggiungete l’olio, rimestando bene con una forchetta. Iniziate ad incorporare l’acqua, poca alla volta facendo in modo che quella che avete versato si amalgami bene prima di aggiungere la successiva. IO faccio questa operazione dentro la mia mitica impastatrice ma non è necessario possedere un simile attrezzo per poter lavorare bene il pane: è sufficiente applicarsi con forza e per un po’ di tempo per avere un risultato molto apprezzabile!

Lavorate l’impasto fino a che si staccherà dalla ciotola oppure, se lo state lavorando a mano, fino a che sarà bello sodo ed elastico.

Mettetelo in una terrina, coperta da un canovaccio, e lasciatelo raddoppiare di volume in un posto asciutto e tiepido.

Nel frattempo lavate e mondate il peperone e tagliatelo a bastoncini sottili e successivamente a dadini (volete fare i ganzi? la dadolata sottile di verdura si chiama “brunoise” pronuncia: brunuàs).

Tritate il sedano e riducete il salmone in piccoli pezzi. Tagliate anche la scamorza e l’erba cipollina in piccoli “rocchetti”.

Mescolate tutto all’interno di una ciotola, salate leggermente (attenzione, però a non esagerare: il salmone ha una sapidità molto accentuata), pepate e lasciate in frigorigero per mezz’oretta.

Trascorso il tempo della lievitazione, prendete il vostro impasto, dividetelo in otto palline di uguale peso e formate con ognuna, spianandola con il mattarello, un rettangolo di circa 15 cm x 10 cm. Deponete un paio di cucchiaiate del vostro ripieno e arrotolate i filoncini in maniera da formare delle pagnottelle allungate. Sigillate la parte esterna spennellando un po’ di acqua in maniera che non esca il ripieno.

Mettetele su di una placca da forno foderata di carta apposita e copritele nuovamente con un canovaccio. Lasciatele in un posto tiepido per una ventina di minuti.

Incidete la superficie dei vostri filoncini con dei leggerissimi tagli a croce (non esagerate altrimenti in cottura uscirà il ripieno!).
Infornate a 200° per circa 30 minuti.

Sono un ottimo aperitivo ma anche una deliziosa merenda: per me è un modo come un altro per occultare certe verdure....vale a dire.... per far mangiare i peperoni ai miei bambini!

mercoledì 13 marzo 2013

la torta alle pere e cacao con farina di riso

...anche questa è una ricetta di Luca Montersino, tratta da uno dei suoi magnifici libri.
E' molto particolare e necessita di ingredienti di primissima qualità: farina di riso finissima, olio extravergine profumato ma delicato e non troppo acido.
Sarà morbida e setosa, quasi un velluto nero.
Mettiamoci all'opera!

Ingredienti:
270 gr di uova intere
50 gr di tuorli
360 gr di zucchero semolato
35 gr di miele (io ho usato quello di castagno che dà una nota amarotica e speciale)
300 gr di farina di riso
60 gr di cacao amaro
mezza bustina di lievito in polvere vanigliato
80 gr di olio extravergine di oliva
un pizzico di sale
2 belle pere Abate non troppo mature
1 confezione di pere sciroppate
per la decorazione:
zucchero al velo

Procedimento:
Con un frullino elettrico o nell'impastatrice montate le uova  e i tuorli con lo zucchero e il miele.
Quando avrete una bella massa chiara e spumosa, setacciate il cacao, la farina, il sale ed il lievito mescolando con una spatola di silicone e con movimenti molto leggeri per non smontare il composto di uova.

Unite l'olio a filo, sempre mescolando lentamente.
Sbucciate e detorsolate le pere. Tagliatele a cubetti e versatele nell'impasto.
Ungete di olio ed infarinate (con la farina di riso) una tortiera del diametro di 26 cm. Se non ne avete una di così grande, utilizzatene due da 20 cm. Se avete lavorato bene con la montata di uova, questo impasto crescerà molto in fase di cottura.
Versate l'impasto nella tortiera e appoggiate sulla superficie le pere sciroppate tagliate a quarti.

Infornate a 180° per 45 minuti circa. In  ogni caso, prima di estrarre il dolce dal forno, fate la prova dello stecchino: se uscirà asciutto, il dolce sarà pronto.

E' un dolce molto particolare e può essere gustato anche da chi è intollerante al glutine o ai latticini.
In effetti non contiene nè farina nè burro o panna. Oserei dire che potrebbe anche essere...poco calorica...o, comunque...meno del solito...!

domenica 10 marzo 2013

I frollini al caramello

(da una ricetta di Luca Montersino)

Ecco un'altra ricetta particolare per evadere dal tunnel della solita pastafrolla.
Io li ho fatti con l'aiuto della Giulia che mi ha pazientemente assistita in una giornata in cui sembrava andare tutto storto. Almeno, questi, sono venuti buoni ...anzi: buonissimi!



Ingredienti:
180 gr di zucchero di canna
100 gr di panna fresca
350 gr di burro di ottima qualità
50 gr di zucchero di canna grezzo del tipo Mascobado
550 gr di farina 00

Procedimento:
In un pentolino sciogliete il caramello a secco, vale a dire senza l'aggiunta di acqua. Per facilitarvi il compito, procedete in questa maniera: scaldate bene il pentolino, versate una cucchiaita di zucchero e lasciatelo caramellare. Aggiungete la successiva cucchiaiata solo quando la precdente sarà completamente sciolta e avrà un bel colore bruno. A parte fate scaldare metà della panna (50 gr). Quando avrete caramellato tutto lo zucchero (i 180 gr di grezzo), aggiungete a filo la panna, mescolando con una frusta. Togliete dal fuoco e sempre mescolando, amalgamate il burro a pezzettini.
SE si dovessero formare dei grumi all'apparenza indissolubili(a me è successo!) rimettete sul fuoco per un minuto e frullare con il minipimer fino ad ottenere un caramello liscio.
Fate raffreddare il tutto.
Versate a pioggia la farina e lo zucchero Mascobado. Amalgamate bene (potrebbe essere utile, qui, l'impastatrice con il gancio!).
Stendete in una pirofila e lasciate riposare in frigorifero per un paio di ore.
Estraete dal frigorifero e rimettete nell'impastatrice o in una terrina a sponde alte. Bisogna, ora ammorbidire un po' l'impasto che si darà molto rappreso.
In questa fase io ho aggiunto, nella planetaria, 50 gr di panna che non erano previsti nella ricetta di Luca Montersino.
Per le mie possibilità mentali (!) e la mia pazienza non sarei mai riuscità a lavorare un impasto così sabbioso come quello che ho ottenuto, dopo il riposo in frigorifero. Questo supplemento di panna mi ha aiutata ad amalgamarlo e a renderlo malleabile. Nelle dosi l'ho già prevista quindi attenetevi pure a quello che ho indicato nella lista degli ingredienti.

Dunque, lavorate la pasta e stendetela con l'aiuto di un mattarello all'altezza di circa 8-9 mm.
Ricavate dei biscotti regolari, io li ho fatti sia quadrati che tondi e forateli al centro con uno stampino diverso. La foratura centrale serve, oltre a giovare all'estetica del biscotto, a fare in modo che la cottura sia più uniforme.

stendeteli su di una placca da forno foderata con l'apposita carta.

Infornate a 180° per circa 10 minuti.
Prima di maneggiarli, dopo averli estratti dal forno, lasciateli raffreddare.


PS: ANCHE questi biscotti sono senza uova!

mercoledì 6 marzo 2013

Le fettine delle Langhe con farina di farro

(da una ricetta di: Luca Montersino)
Ieri pomeriggio abbiamo fatto le Consultazioni Primarie: io, Angelo e Francesco abbiamo dibattuto circa il tema: biscotti di riso o biscotti di farro?
 Hanno vinto i biscotti di farro. Favorevoli: 2. Contrari: 1 (Francesco, che ha tre anni e non sa cosa sia il “farro”). Astenuti: zero.
La  mamma mi ha regalato un libro del mio Pasticciere preferito, Luca Montersino (Sì, sempre lui!), in cui ho trovato la ricetta di questi sorprendenti biscotti.
Sono sorprendenti per tre motivi. Il primo è che sono senza uova. Il secondo è che contengono solo farina di farro. Il terzo è che si tratta semplicemente di mescolare bene degli ingredienti di buona qualità, farne una mattonella e ricavarne delle fettine.
Facilissimo. Velocissimo. Con risultato ad alta soddisfazione. Francesco ora ha capito cosa sia il farro e lo ha anche apprezzato, confido che la prossima volta voterà a favore.
Io ho dimezzato le dosi della ricetta originale e fatto dei piccoli aggiustamenti riguardo la quantità della panna perché il mio impasto, complice la scarsa umidità della giornata, risultava un po’ troppo “sostenuto”…!



Ingredienti:
160 gr di zucchero al velo
Vaniglia, la raspatura di un baccello
Sale, un pizzzico
40 gr di cacao amaro
210 gr di nocciole tostate
400 gr di farina di farro bianca
90 gr di farina di farro integrale
370 gr di burro di ottima qualità
80 gr di panna fresca a temperatura ambiente

Procedimento:
Nell’impastatrice lavorate a lungo il burro con lo zucchero fino a che diventa gonfio e spumoso. Aggiungete il sale e la vaniglia, raschiata dal baccello con la punta di un coltellino tondeggiante. Versate a filo la panna (mi raccomando, che non sia fredda da frigo altrimenti farà “impazzire” il burro raggrumandolo ed annullando l’effetto della precedente montatura!).

Versate ora a pioggia le due farine e il cacao. Lavorate sempre con la frusta a “K” dell’impastatrice oppure con un frullino elettrico. In alternativa, funziona benissimo anche un normale robot da cucina: l’effetto sarà un po’ meno spumoso ma non rovinerà o pregiudicherà in alcun modo il risultato. 

Tritate le nocciole ricavando una grana abbastanza grossa. Non farinosa, per capirci.
Aggiungetele al composto ed amalgamatele bene.

Preparate ora un quadro d’acciaio disposto su di un foglio di carta forno. Se non lo avete, non c’è problema: utilizzate un normale stampo per dolci quadrato o rettangolare avendo cura di foderarlo di pellicola trasparente.

Trasferite l’impasto nello stampo. Livellatelo bene senza pressarlo.

Lasciatelo raffreddare bene in frigorifero per due ore. Trascorso questo tempo, estraetelo dallo stampo e, utilizzando un coltello bene affilato, ricavate delle fette di circa mezzo centimetro. Il Maestro Pasticciere, artefice di questa ricetta proponeva delle fettine di circa 1,2 cm ma per le capacità del mio forno, è decisamente troppo: per riuscire a cuocerle bene all’interno, il risultato sarebbe troppo secco all’esterno .

Dipende dallo stampo che avete utilizzato, comunque, ricavate dalle fette dei biscotti di uguale grandezza (io ho tagliato ogni fetta in tre pezzi).
Mettete le fettine su di una placca da forno foderata con l’apposita carta.
Mettete in forno già caldo a 180° per 15-18 minuti.

Estraete e lasciate raffreddare prima di maneggiare. Sono estremamente friabili e, se non sono freddi, si rompono con facilità.


Se vi piace, spolverizzate con zucchero al velo.
Buo-nis-si-mi. D’altra parte, si tratta pur sempre di una ricetta del mio Pasticciere preferito!

domenica 3 marzo 2013

I trancetti allo yogurt e crema di nocciole

Tutti bambini, si sa, hanno quella insana fascinazione verso le merendine confezionate ed i miei non fanno certo eccezione. Ho coinvolto il mio birbaccione maggiore in questo progetto : facciamo una cosa speciale, una merenda che sia soffice come quelle che vedi al supermercato. Che sia golosa. Che sia cioccolatosa.
...un trancetto!?


Ingredienti:
per la pasta biscotto:
3 uova intere
3 tuorli
130 gr di farina
130 gr di zucchero semolato
La buccia di un limone, finemente grattugiata
Per la crema
125 gr di yogurt greco
125 gr di crema alla nocciola (altrimenti detta: Nutella)
80 gr di granella di nocciole
50 gr di zucchero al velo
per decorare:
ovviamente...zucchero al velo in quantità e cacao

Procedimento:
Per la pasta biscotto:
Montate le uova e i tuorli con lo zucchero. Aggiungete la buccia di limone e il sale continuando a montare. Fermatevi solo quando avrete un composto gonfio e molto chiaro.

Questa operazione viene benissimo con l’impastatrice planetaria, se ne siete in possesso, usate la frusta a “K”, altrimenti utilizzate un normale frullino elettrico.

A questo punto setacciate la farina e , con una spatola di silicone e movimenti molto morbidi, incorporatela alla “montata” di uova. E’ importantissimo fare bene questa operazione, lentamente e con perizia. Stendete l’impasto sulla carta forno , livellandolo bene ma senza premere troppo. 

Ponete in forno a 190° per circa 12 minuti. La pasta deve assumere un bel colore giallo e non scurire troppo: fate attenzione e controllatela spesso poiché se dovesse cuocere troppo, diventerebbe secca e quindi non utilizzabile. Il vostro obiettivo deve essere quello di avere un impasto spugnoso, quasi un pan di spagna.

Predisponete sul tavolo di lavoro un altro foglio di carta da forno e spolverizzatelo di zucchero al velo.

Estraete l a pasta biscotto e rovesciatela subito sulla carta forno inzuccherata. Lasciate raffreddare per circa 3 minuti.

Come fareste con una figurina, staccate il foglio di carta forno con un movimento deciso. Dovrebbe staccarsi senza difficoltà.

Per la crema:
in una terrina mescolate lo yogurt con lo zucchero, utilizzando un frullino elettrico. Aggiungete, a cucchiaiate, la crema di nocciola senza smettere di montare. Versate la granella di nocciole e mescolate con una spatola di silicone.

Montaggio:
tagliate in due parti uguali il rettangolo di pasta biscotto, ottenendo due rettangoli uguali.
Disponete il primo su un piano di lavoro o su di un tagliere tenendo conto che poi dovrete lavorare con il coltello quindi evitate vassoi delicati o il vassoio di antiquariato.

Mettete la crema sulla pasta biscotto e livellatela bene mantenendovi distanziati dai bordi di circa 1 cm.

Appoggiate il secondo rettangolo di “biscotto” ed esercitate una leggera pressione in maniera che la crema tra i due strati di pasta si uniformi e raggiunga i bordi. A questo punto, utilizzando un quadro d’acciaio o un vassoio rettangolare/quadrato e con l’aiuto di un coltello molto affilato, rifinite i bordi nettamente, scartando circa un centimetro per ogni lato. NON BUTTATE via questi scarti! I bambini li gradiscono molto, in fase di preparazione: così terrete occupati i piccoli, se avete anche voi qualcuno sotto il metro che vi trotterella intorno chiedendo insistentemente di poter assaggiare!

Mettete in frigo a rassodare per circa un’ora.

Trascorso questo tempo, utilizzando il solito coltello, dividete il dolce in tanti piccoli trancetti.

Cospargeteli con zucchero al velo e cacao.

 Si conservano due o tre giorni in frigorifero, coperti da una pellicola trasparente. Vanno lasciati cinque minuti a temperatura ambiente prima di essere consumati, saranno più gradevoli e la crema sarà più morbida.



....un'ottima merenda anche per i palati più esigenti!