lunedì 8 giugno 2015

I biscotti "petit beurre"


Questi biscotti sono speciali: profumano di burro e latte , sono splendidi se consumati a colazione con la marmellata più buona che avete ma sono deliziosi anche così, "nudi" e fragranti...
 
E' molto importante per la buona riuscita di questi biscotti, utilizzare un latte di altissima qualità (meglio se molto grasso) e un burro salato di buon livello. Infatti, data la totale assenza di aromi (limone, vaniglia etc...), l'unico sapore che trionferà è proprio quello del grasso di questi due ingredienti che dovrà per forza essere all'altezza della situazione!!!!



Ingredienti:
200 gr di farina 00
80 gr di zucchero semolato
80 gr di burro salato di buona qualità
2 gr di lievito
50 ml di latte intero anzi interissimo, più grasso che si può.

Procedimento:
Mettete in un pentolino il burro con il latte  e lo zucchero. Senza portare ad ebollizione scaldate fino a che sia lo zucchero che il burro si saranno completamente sciolti.
Lasciate raffreddare almeno un'ora.

Trascorso il giusto tempo, setacciate la farina con il lievito dentro ad una terrina a sponde alte e versatevi il liquido, mescolando vigorosamente con un cucchiaio di legno.
Quando avrete amalgamato bene gli ingredienti, mettete a riposare in frigorifero l'impasto ottenuto per due ore almeno.

Infarinate il piano di lavoro e stendete la pasta a circa 2-3 mm di spessore.
Ricavate con il coppapasta apposito i biscotti e adagiateli su di una leccarda ricoperta di cartaforno.
Se non avete lo stampo per i petit beurre che li fa perfetti (rettangolari, festonati e perfettamente bucherellati) ingegnatevi con un tagliapasta quadrato o rotondo e praticate voi i tipici buchini con i rebbi di una forchetta. Questo è un passaggio importante perché evita che i biscotti si gonfino in maniera anomala e asimmetrica durante la cottura.

Infornare in forno preriscaldato a 160 gradi per circa 12 minuti. In ogni caso attendete che i bordi dei biscotti siano dorati prima di estrarli dal forno.

Per riuscire bene devono essere sottili, mi raccomando lo spessore quando stendete la pasta!!!

Eccoli qua, ed ora sbizzarritevi con le marmellate della suocera ...
Ma dai che va bene anche il miele...!

lunedì 1 giugno 2015

La torta della nonna

...questa torta ha tutti sapori che devono avere le torte buone e fatte come una volta: il profumo stuzzicante del limone, il gusto rotondo dei pinoli tostati e la fragranza della frolla che sprigiona il segreto dei suoi ingredienti...vale la pena dedicarci un po' di tempo!
La crema pasticcera vi sorprenderà: solo fecola e niente farina, per un effetto ...setoso!



Ingredienti:
per la frolla
400 gr di farina
150 gr di zucchero al velo
un pizzico di sale
la buccia di mezzo limone,  finemente grattugiata
4 tuorli da uova di media grandezza
200 gr di burro
una bustina di vanillina
per la crema
1 litro di latte fresco intero
8 tuorli
120 gr di fecola di patate
un pizzico di sale
250 gr di zucchero semolato
la buccia di un limone
vaniglia
per decorare
due cucchiai di marmellata di limoni
120 gr di pinoli
zucchero al velo q.b

Procedimento:
per la pasta frolla:
lavorate il burro con lo zucchero, a mano o con le fruste elettriche fino ad ottenere una crema. Aggiungete il sale, il limone, il sale e la vanillina amalgamando bene. Incorporate i tuorli, uno alla vola e solo quando avrete ottenuto una crema liscia e gialla, aggiungete la farina, a pioggia. Incorporate bene fino a farla assorbire completamente: avrete ottenuto un impasto leggermente montato che abbisogna di un paio d'ore di frigorifero per essere lavorato quindi riponetelo al fresco e preparate la crema.

per la crema:
montate i tuorli con lo zucchero fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungete la buccia del limone e non siate troppo parsimoniosi: questo aroma serve a coprire il gusto un po' forte dato dalle uova. Setacciate la fecola e amalgamatela al composto con lenti movimenti in maniera da non smontare le uova. Mettete a scaldare  il latte con la vaniglia e il pizzico di sale. Quando sarà ben caldo, toglietelo dal foco e versatevi la montata di uova mescolando con attenzione ma con molta delicatezza. Rimettete sul fuoco e mescolate con l'aiuto di una frusta: saranno necessari pochi minuti per ottenere una crema della giusta densità. Lasciatela raffreddare avendo l'accortezza di mettere un foglio di pellicola trasparente direttamente a contatto con la crema: eviterete così il formarsi di quella pellicina densa che rovina la texture della crema pasticcera.


Imburrate e infarinate uno stampo per crostata (io uso sempre quello con il fondo estraibile, evita un sacco di disastri al momento di sformare!), stendete e infarinate due terzi della pastafrolla in maniera da ottenere un disco che ecceda un po' i bordi della tortiera e con questo foderatela.
Bucherellate leggermente il fondo.
Distribuite la marmellata di limoni con il dorso di un cucchiaio in maniera uniforme in modo che crei uno strato leggero sul fondo.
Versate la crema pasticcera. PUO' ESSERE che ve ne avanzi un po', a seconda della tortiera che avete utilizzato...beh, non disperatevi ;-) ...!!!
Stendete la rimanente pastafrolla per creare un coperchio: stendetela sopra alla crostata e con i rebbi di una forchetta saldatela leggermente alla base coprendo ben bene la vostra crostata.

Mettete in forno a 160 gradi per circa 50 minuti. Per gli ultimi dieci minuti, alzate la temperatura fino a raggiungere i 180 gradi.
Estraete dal forno e lasciate raffreddare.

In una padella antiaderente tostate i pinoli perché sprigionino i loro olii fino a farli dorare.
cospargeteli sulla torta e completate con zucchero al velo.



...guardate com'è bella...e com'è "nonnesca"...
Si conserva al massimo per due giorni, sarebbe meglio tenerla fuori dal frigorifero per gustarla in tutta la sua fragranza...

sabato 4 aprile 2015

I cannoli siciliani

Ecco un'altra versione dei mitici cannoli siciliani che fanno sempre colpo presso i miei ospiti.
La crema di ricotta in questa versione è più corposa e speziata. Il miele si sostituisce all'acqua di fior d'arancio. Forse sono un po' meno siciliani, è vero...ma nessuno si è lamentato, ve lo garantisco.

Ricordo che per l'esecuzione di questa ricetta sono necessari i cannelli di latta o acciaio che si trovano in commercio, hanno la partcolarità di non essere sigillati nella giuntura: sono arrotolati in modo che pressandoli leggermente si restringono e quindi risulta facile sfilare il guscio del cannolo.


Ingredienti:
per la pasta:
300 gr di farina bianca 00
30 gr di burro
25 gr di zucchero semolato
10 gr di cacao amaro
un cucchiaino di caffè in polvere
marsala secco q.b
un pizzico di sale
zucchero al velo per decorare
ciliegie candite per decorare
olio di semi per friggere
un albume d'uovo per sigillare i cannoli
per la crema:
550 gr di ricotta di pecora
350 gr di ricotta vaccina
300 gr di zucchero al velo
150 gr di gocce di cioccolato
100 gr di canditi di arancia
100 gr di canditi di cedro
80 gr di miele al limone

Procedimento:
in una terrina versate la farina, aggiungete il cacao, la polvere di caffè, lo zucchero. mescolate bene e con le dita sbriciolatevi il burro ammorbidito lavorandolo con le dita fino ad intridere  bene gli ingredienti secchi.
Unite a questo composto  tanto marsala quanto basta per ottenere una palla liscia:
lavorandola con le mani dovrete sentirla leggermente appiccicosa ma liscia ed omogenea.
lasciatela riposare in frigorifero per circa un'ora.

Infarinate leggermente il piano di lavoro.
Dividete l'impasto in 30 palline della stessa grandezza e con il mattarello stendetele fino a farle diventare dei dischi sottilissimi e leggeri, 1 millimetro e non di più. Ungete i cannelli con un po' d'olio. Avvolgete i dischi attorno ai cannelli unti e fate aderire la pasta per chiuderli aiutandovi con un po' di albume leggermente sbattuto.




Portate l'olio a temperatura e quando sarà caldo, immergetevi 2 o 3 cannelli lasciandoveli fino a che la pasta è divenuta dorata e croccante.

Se non possedete 30 cannelli da cannolo, allora dovete lasciar raffreddare i vostri gusci prima di fare i successivi. L'operazione è delicata perchè le forme di latta tengono una temperatura elevata per molto tempo. Io mi sono organizzata con 12 cannelli. Friggendo 3 cannoli alla volta riesco a gestire bene i tempi e le temperature, senza dover spegnere l'olio.



Preparate la crema mescolando le due ricotte con lo zucchero.
Ultimamente i canditi li faccio io: ovviamente acquisto la frutta non trattata e ne utilizzo la buccia profumata. Ovviamente potete acquistarli già fatti, a patto che siano della migliore qualità e non industriali. In alcuni negozi di specialità si comprano a grandi pezzettoni.
Tagliate i  canditi a cubetti regolari e molto piccoli. Aggiungeteli alla ricotta con le gocce di cioccolato e il miele. 


Farcite i cannoli con la crema: utilizzate una sac à poche oppure un cucchiaino da caffè.
Ponete alle estremità le ciliegie candite e spolverizzate di zucchero. Al velo, naturalmente!


Sono anche belli da vedere!

venerdì 27 marzo 2015

La salsa piccante per nachos

Ci sono momenti in cui  una donna ha bisogno di tornare dal lavoro, togliersi i tacchi, e, dopo aver pensato alla cena, alla lavatrice e naturalmente solamente dopo aver controllato se le cartelle dei bimbi sono a posto, stravaccarsi sul divano a mangiare porcherie.
Una di quelle cose "da divano" ad alto contenuto calorico che adoro sono i Nachos! Salati, croccanti, deliziosi. Ottimi se accompagnati dalla tipica salsa ai peperoni:

Ingredienti:
3 pomodori perini maturi ma ancora sodi
la quarta parte di una cipolla media
1/2 peperone rosso
1 peperoncino fresco di media piccantezza
1 cucchiano di cumino
una macinata di pepe
sale q.b
1 cucchiaio da cucina di succo di limone

Procedimento:
Tagliate a cubetti i pomodori, cospargeteli di sale e metteli su un colapasta in modo che perdano l'acqua di vegetazione. Quando sarà passata circa un'ora, metteteli in un contenitore dai bordi alti e aggiungete i peperoni tagliati a pezzetti, la cipolla, e il peperoncino. Frullate il tutto con il pimer. aggiungete le spezie  e il limone, mescolate e aggiustate di sale.
Portate in salotto, stravaccatevi sul divano e intingete i nachos... possibilmente davanti ad un bruttissimo programma televisivo  a basso contenuto culturale...


NB: questa salsa è povera di grassi e di calorie, piena di vitamine e di buona verdura. Se si escludono i maledetti nachos potete anche raccontare in giro che siete a dieta!

giovedì 12 marzo 2015

Le coccole (2)

Ecco una piccola dolcezza facile da fare, da proporre dopo cena con il caffè o con un goccio di Rum.
La ricotta di pecora che ho utilizzato esalta il sapore del cocco. Se non la trovate o preferite diversamente, quella vaccina andrà ugualmente bene però tenete presente che si sgrana più facilmente ed è meno compatta.


Ingredienti:
250 gr di ricotta di pecora freschissima ("freschissima" è riferito alla ricotta, non alla pecora!)
150 gr di cocco essiccato e grattugiato
60 gr di gocce di cioccolato
60 gr di zucchero al velo
200 gr di cioccolato fondente
cocco grattugiato q.b. per guarnire

Procedimento:
Mettete la ricotta su di un setaccio o colino e lasciatela gocciolare bene in modo che si liberi di tutta la parte acquosa. Basterà una mezz'oretta, dopodiché rovesciatela in una terrina capiente e aggiungete lo zucchero al velo mescolando bene. Aggiungete le gocce di cioccolato.

Versate a pioggia i 160 grammi di cocco e amalgamate fino ad ottenere un bell'impasto sodo e lavorabile.

Formate, utilizzando le mani tante piccole palline e poggiatele sopra ad un foglio di carta da forno.

Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria. Con una forchettina immergete le palline di cocco nel cioccolato, lasciate colare bene e poggiate nuovamente sulla carta forno.
Dovete procedere lentamente, con attenzione perché può essere che le palline di cocco si sgranino durante il tuffo nel cioccolato.

Cospargete la superficie (prima che il cioccolato si asciughi) con un pizzico di cocco grattugiato.




Sono così buoni! Croccanti fuori e tenerissimi dentro!
Si conservano in frigorifero per circa cinque o sei giorni.

martedì 3 marzo 2015

La pizza sofficissima di mia cognata

Ecco la pizza da sfornare quando c'è  la partita e avete in salotto gli amici o, semplicemente, la famiglia al completo. Questo teglione sfama sei persone; l'unico problema è che, a causa della lunga lievitazione che insieme al latte è il segreto della sua morbidezza, richiede un po' di tempo libero.
Meglio quindi approfittare del sabato o della domenica.
La ricetta è di mia cognata Laura che la fa con il Bimby e la propone sempre alle feste delle mie nipotine. Inutile dire che va sempre a ruba!

Vi siete lavati le mani? Bene! Comiciamo....






Ingredienti:
250 gr di farina Manitoba
250 gr di farina 00
100 gr di latte fresco intero
180 gr di acqua
10 gr di sale fino
20 gr di olio extra vergine di oliva
un cucchiaino di zucchero
una bustina di lievito di birra liofilizzato
ovviamente: farina per il piano di lavoro
per completare:
3 mozzarelle da 125 gr l'una
400 gr di passata di pomodoro
sale fino q.b
origano q.b.


Procedimento:
In una terrina versate le  due farine, il lievito e lo zucchero. 
Intiepidite il latte, mescolatelo all'olio e all'acqua.
Versate,  poco alla volta, il liquido nelle farine facendo attenzione che venga assorbito a poco a poco.

Lavorate energicamente fino a che avrete una bella palla di impasto: soda e non appiccicosa.
Spolverizzate il sale fino sulla superficie e rilavorate fino al suo completo assorbimento.
Riponete l'impasto in una terrina, copritelo con un canovaccio e lasciate a lievitare in un ambiente tiepido e non esposto a correnti d'aria.
Lasciatelo tranquillo per almeno un'ora, fino a che sarà raddoppiato.

Trasferite l'impasto sul piano infarinatelo e lavoratelo bene fino a sgonfiarlo.
Riponete nuovamente l'impasto nella terrina, ricopritelo con il canovaccio di prima e lasciatelo nuovamente  lievitare in un ambiente tiepido e non esposto a correnti d'aria. Stavolta saranno sufficienti circa 45 minuti.

Preparate una placca foderata di carta da forno.
Trascorso il tempo della seconda lievitazione infarinate il piano di lavoro e stendete l'impasto.
Infarinatene la superficie e tiratelo con il mattarello fino ad ottenere la misura della vostra placca.

Stendete la pasta sulla placca, distribuite sulla sua superficie la passata di pomodoro e spolverizzate con il sale.
Tagliate a cubetti la mozzarella e distribuitela sulla pizza.
Cospargete di origano.

Lasciate lievitare ancora per circa 20 minuti, al riparo da correnti.
Infornate a 200 gradi per circa 30 minuti.
La pizza lieviterà e quasi deborderà dalla placca, come quella del fornaio. Vedrete che bellezza.

E' una pizza morbida, piace molto ai bambini.
Potete anche farcirla ma la perfezione secondo me è questa: pizza Margherita!

Dura, se tenuta in frigorifero, anche tre giorni: vi consiglio di scaldarla prima di consumarla.

domenica 22 febbraio 2015

Lo sformato di cacao amaro e caramello alle mandorle

Questa torta è semplicemente deliziosa: il suo interno sarà cremoso e vellutato, la crosticina di caramello e mandorle vi farà girar la testa. E' piaciuta persino ai bambini, nonostante il cacao amaro. Non spaventatevi per la cottura particolare, non è assolutamente difficile!
La ricetta arriva da un bel libro sul cioccolato di Rosalba Gioffrè.


Ingredienti:
4 uova intere di media dimensione
250 gr di zucchero semolato
450 gr di latte intero
200 gr di  biscotti al cioccolato (Pan di Stelle o simili)
150 gr di cacao amaro
il succo di mezzo limone
80 gr di mandorle a scaglie

Procedimento:
Sbattete bene le uova intere con metà dello zucchero (125 gr) fino ad avere un bel composto gonfio e spumoso. Riducete i biscotti in polvere molto fine utilizzando un mixer con le lame. Aggiungete questa farina alla montata di uova, mescolando bene senza smontare il tutto. Setacciate il cacao e incorporatelo al resto.
Intiepidite il latte e versatelo a filo, sempre mescolando con attenzione.

In un pentolino mettete lo zucchero rimanente con due cucchiai di zucchero e il succo di limone. Fatelo caramellare a fiamma media fino a raggiungere un bel colore ambrato.

Imburrate la tortiera e versatevi il caramello. Cospargete velocemente di mandorle a lamelle, procedete in maniera uniforme.

Attendete una decina di minuti e coprite il caramello con il composto al cioccolato.

Il forno dovrà essere già caldo. Ponete la tortiera (che dovrà essere una tortiera CHIUSA e non una a cerniera) dentro ad una pirofila o ad una tortiera più grande  in cui avrete messo un dito d'acqua tiepida. Coprite con un foglio di alluminio.

Cuocete in forno (180 gradi) a bagnomaria per circa un'ora.
Estrate dal forno, attendete cinque o sei minuti e rovesciate su di un piatto da portata.




 E' un dolce particolare, sicuramente di molto effetto ma realizzato con ingredienti semplici e facilmente reperibili. Provate!


 PS: si mangia con il cucchiaio!!!!

giovedì 12 febbraio 2015

La torta di frutti senza farina

La ricetta di questa torta l'ho scovata cercando torte che fossero mangiabili anche da parte di una mia cara amica che è celiaca. La prima volta l'ho fatta per lei e siccome il risultato è veramente pregevole, non ho più smesso di proporla anche ad amici che non hanno problemi di intolleranze.
In ogni caso è da tenere presente che:
- non prevede l'uso di farina
- non prevede l'uso di burro o latticini
- non prevede l'uso dei tuorli dell'uovo.
Questo dolce si autosostiene grazie alla meringa che le fa da base e da collante. Credo che anche il cioccolato fondente faccia la sua parte.
SE la preparate per una persona celiaca, fate attenzione che anche il CIOCCOLATO che acquistate sia privo di glutine, non è scontato che lo sia.

La foto è orribile. Lo so. Ma provate ugualmente, rimarrete stupiti dalla consistenza della frutta unita nella meringa...




Ingredienti:
5 albumi
185 gr di zucchero semolato
100 gr di albicocche secche
100 gr di fichi secchi
250 gr di mandorle tostate
200 gr di cioccolato fondente

Procedimento:
Riducete in piccoli pezzi la frutta: albicocche e fichi devono essere cubetti di circa mezzo cm.
Tritate le mandorle, non troppo finemente: lasciate che mantengano una bella grana grossa.
Riducete il cioccolato fondente in pezzettini.

Montate a neve gli albumi con lo zucchero fino ad avere una meringa lucida e soda.
Versatevi la frutta e successivamente le mandorle e il cioccolato. Mescolate con una spatola , delicatamente, senza rovinare né smontare la meringa.
Imburrate una teglia o una tortiera e versatevi il composto.

Infornate, nel forno già caldo, a 180 gradi per circa un'ora.
Sfornate e lasciate raffreddare prima di sformare.
Spolverate di zucchero al velo.

DE-LI-ZIO-SA!!!!!
Mi spiace, niente foto finale: sono venute tutte come, anzi peggio, quella iniziale....   :-(

mercoledì 4 febbraio 2015

I crostoli (galani, chiacchiere, frappe...)

Visto che manca poco a Carnevale e io sono uscita dal letargo, oggi ho coinvolto la famiglia (e coinvolgo pure voi) in questa impresa: vai con i CROSTOLI!
La mia nonna me li faceva sempre quando ero piccola: il mio compito era quello di girare la manovella della macchinetta per la pasta e di spolverizzarli di zucchero una volta raffreddati.
La particolarità di questa ricetta è il vino (o grappa) contenuto nell'impasto che dà una leggerezza molto particolare a questo dolce della tradizione carnascialesca.
L'attrezzo necessario è la macchina per la pasta di cui prima altrimenti, a mano, diventa un lavoro titanico.

Ingredienti:
1 tuorlo d'uovo di medie dimensioni
20 gr di burro a temperatura ambiente
un  cucchiaio di zucchero (20 gr circa)
mezzo bicchiere di grappa o vino bianco secco
mezza bustina di vanillina
un cucchiaino di lievito
un pizzico di sale
farina q.b
olio per friggere
zucchero al velo in quantità per spolverizzare

Procedimento:
Sbattete bene il burro fino ad ammorbidirlo con lo zucchero, la vanillina, il sale e il lievito. Quando avrete ottenuto una crema aggiungete il vino o la grappa. Non preoccupatevi se l'impasto schiumerà: è l'effetto dell'alcool!
Ora aggiungete tanta farina quanta ne basta per ottenere un impasto morbido ma sodo, NON appiccicoso.

Dividete l'impasto in porzioni uguali e conservatelo al fresco sotto un canovaccio.
E' un impasto che va lavorato velocemente e va fatto quindi a ridosso del momento in cui lo friggerete altrimenti tende a seccare e a non lievitare durante la cottura.

Con la macchina per la pasta tirate le sfoglie.

Fate in questo modo: tirate prima tutta la pasta allo spessore maggio (io ho una Imperia manuale che uso allo spessore 1 oppure con l'accessorio con il Kenwood sempre allo spessore 1). questi passaggi preliminari servono per ottenere delle sfoglie uniformi e senza buchi.

Poggiate le sfoglie sul tavolo infarinato e tagliatele a metà.


Potete quindi ora procedere diminuendo lo spessore e portandolo , per esempio, allo spessore 4. Passatele nuovamente nei rulli della macchinetta e poi tagliatele nuovamente a metà.
Ora sono pronte per l'ultimo passaggio.
Con la macchina manuale io utilizzo il penultimo spessore (8) che corrisponde all'ultimo del Kenwood.
Secondo me è lo spessore ideale perché i crostoli poi saranno delicati e friabili.

Quando avrete ottenuto delle lunghe sfoglie dello spessore da voi preferito, tagliatele a rettangoli regolari. NON DIMENTICATE di praticare al centro del rettangolo un taglietto longitudinale: serve a rendere uniforme la cottura.

Riempite di olio una padella o casseruola bassa e portatelo a temperatura.
Tuffate i crostoli facendo attenzione che non si pieghino (io mi trovo benissimo con la pinza da frittura) e, appena raggiungono una leggera doratura, girateli.


Toglieteli dall'olio gocciolandoli bene e lasciateli riposare su carta assorbente.

  

 Una volta freddi, cospargeteli di zucchero al velo.



 
Mamma che buoni!!!! Si conservano in un posto asciutto anche per due o tre giorni.




giovedì 29 gennaio 2015

La crostata di miele e frutta secca buona, ma buona, ma buona....

Eccovi una ricetta per utilizzare la frutta secca che vi è rimasta nel centrotavola dopo le feste. Avrete sicuramente anche un po' di miele, in casa. Io ho quello dei colli marchigiani di Acqualagna, acquistato in vacanza; un avanzo di barattolo che langue e chiede ispirazione. Ecco la sua degna fine!


Ingredienti:
350 grammi di pastafrolla eccellente
150 grammi circa di miele dolce (acacia, tiglio o millefiori)
250 grammi tra nocciole e noci, in proporzione variabile secondo preferenza.
zucchero al velo per decorare

Procedimento:
Stendete la pastafrolla all'altezza di circa 4 mm. Rivestite con essa uno stampo imburrato ed infarinato.
Direi che per questo dolce, lo stampo più adatto ed elegante è sicuramente uno stampo dalla forma allungata: ovale o rettangolare. Io ne utilizzo uno con il fondo rimovibile, pratico ed eccellente per le crostate che permette di sformarle senza doverle capovolgere.
Nulla o nessuno vi vieta di fare monoporzioni o il classico stampo rotondo.

Bucherellate il fondo della crostata.

Nel frattempo accendete il forno e portatelo a 150 gradi.
Mettete la frutta secca su di un foglio di cartaforno, adagiate il foglio sulla placca e infornate per ottenere una leggera tostatura (10 minuti circa).

Lasciate raffreddare le noci e nocciole. Il mondo , qui si divide in due: c'è chi toglie la leggera cuticola che copre i gherigli e chi, invece lascia fare alla natura e tiene tutto. Io appartengo alla seconda categoria perché penso che quel leggero amarogno lodato dalla pellicina della frutta secca conferisca un gradevole e naturale gusto un po' grezzo.
Fate come credete.
Quando i frutti saranno freddi, distribuiteli in maniera uniforme sulla pastafrolla e versate il miele a parziale copertura.
L'importante è non avere fretta: dosatelo a cucchiaiate in modo da non lasciare "buchi".

Infornate a 160 gradi per 40 minuti circa .

Il miele, scaldandosi, si distribuirà sul fondo della torta e "caramellizzerà" quel tanto che basta per ancorare le nocciole e le noci al fondo e dare una consistenza piacevole e vellutata .

Trascorso il tempo di cottura estraete dal forno e lasciate raffreddare.

Zucchero al velo a volontà!


Una vera delizia. A colazione, dopo pranzo e dopo cena.
Io e la mia migliore amica ne abbiamo mangiata una intera in una sola giornata.  :-)

giovedì 22 gennaio 2015

La focaccia con cipolle e olive greche

Questa focaccia morbida e profumata piace tanto a mio figlio Angelo che se la porta per la merenda a scuola suscitando l'invidia di molti compagni.
E' sempre una grande soddisfazione quando mi dice "Sei la mamma migliore del mondo, l'unica che fa la focaccia in casa!".
Magari lui esagera, non sarò certo l'unica ...ma nel suo cuore la mia focaccia è davvero la migliore di tutte e io sono la mamma più belle, più brava e più buona dell'universo!!!

La ricetta, comunque, è la derivazione di una ricetta per pizza che mi ha passato mia cognata Laura.
Ho messo la farina integrale per un effetto più rustico e aumentato il latte per ammorbidire l'impasto.
Il risultato per me è perfetto!



Ingredienti:
250 gr di farina Manitoba
250 gr di farina integrale
130 gr di latte intero
170 gr di acqua
10 gr di sale fino
20 gr di olio extra vergine di oliva
un cucchiaino di zucchero
una bustina di lievito di birra liofilizzato
ovviamente: farina per il piano di lavoro
per completare:
una cipolla dorata
15 olive greche sottolio denocciolate
due cucchiai di olio extravergine d'oliva per la copertura
origano q.b.
sale grosso q.b.

Procedimento:
In una terrina versate le  due farine, il lievito e lo zucchero. (Chi possiede un'impastatrice ovviamente farà questo procedimento nella apposita ciotola e utilizzerà per la lavorazione il gancio da impasti).
Intiepidite il latte, mescolatelo all'olio e all'acqua.
Versate,  poco alla volta, il liquido nelle farine facendo attenzione che venga assorbito a poco a poco.

Lavorate energicamente fino a che avrete una bella palla di impasto: soda e non appiccicosa.
Spolverizzate il sale fino sulla superficie e rilavorate fino al suo completo assorbimento.
Riponete l'impasto in una terrina, copritelo con un canovaccio e lasciate a lievitare in un ambiente tiepido e non esposto a correnti d'aria.
Lasciatelo tranquillo per almeno un'ora, fino a che sarà raddoppiato.

Trasferite l'impasto sul piano infarinatelo e lavoratelo bene fino a sgonfiarlo.
Riponete nuovamente l'impasto nella terrina, ricopritelo con il canovacciodi prima e lasciatelo nuovamente  lievitare in un ambiente tiepido e non esposto a correnti d'aria. Stavolta saranno sufficienti circa 45 minuti.

Preparate una leccarda foderata di carta da forno.
Trascorso il tempo della seconda lievitazione infarinate il piano di lavoro e stendete l'impasto.
Infarinatene la superficie e tiratelo con il mattarello fino ad ottenere la misura della vostra placca.

Stendete la pasta sulla placca, distribuite sulla sua superficie i due cucchiai d'olio e pressatela con le dita per formare degli avvallamenti. Affettate sottilmente la cipolla e sgranatela sulla focaccia. Tagliate a metà le olive e distribuitele in maniera uniforme. Cospargete di origano.

Lasciate lievitare ancora per circa 30 minuti in un luogo tiepido.

Trascorso questo tempo,  cospargete di sale grosso e  infornate a 200 gradi per 25 minuti, fino a completa doratura.


Vedrete come crescerà! Alta e soffice.