La mia nonna me li faceva sempre quando ero piccola: il mio compito era quello di girare la manovella della macchinetta per la pasta e di spolverizzarli di zucchero una volta raffreddati.
La particolarità di questa ricetta è il vino (o grappa) contenuto nell'impasto che dà una leggerezza molto particolare a questo dolce della tradizione carnascialesca.
L'attrezzo necessario è la macchina per la pasta di cui prima altrimenti, a mano, diventa un lavoro titanico.
Ingredienti:
1 tuorlo d'uovo di medie dimensioni
20 gr di burro a temperatura ambiente
un cucchiaio di zucchero (20 gr circa)
mezzo bicchiere di grappa o vino bianco secco
mezza bustina di vanillina
un cucchiaino di lievito
un pizzico di sale
farina q.b
olio per friggere
zucchero al velo in quantità per spolverizzare
Procedimento:
Sbattete bene il burro fino ad ammorbidirlo con lo zucchero, la vanillina, il sale e il lievito. Quando avrete ottenuto una crema aggiungete il vino o la grappa. Non preoccupatevi se l'impasto schiumerà: è l'effetto dell'alcool!
Ora aggiungete tanta farina quanta ne basta per ottenere un impasto morbido ma sodo, NON appiccicoso.
Dividete l'impasto in porzioni uguali e conservatelo al fresco sotto un canovaccio.
E' un impasto che va lavorato velocemente e va fatto quindi a ridosso del momento in cui lo friggerete altrimenti tende a seccare e a non lievitare durante la cottura.
Con la macchina per la pasta tirate le sfoglie.
Fate in questo modo: tirate prima tutta la pasta allo spessore maggio (io ho una Imperia manuale che uso allo spessore 1 oppure con l'accessorio con il Kenwood sempre allo spessore 1). questi passaggi preliminari servono per ottenere delle sfoglie uniformi e senza buchi.
Poggiate le sfoglie sul tavolo infarinato e tagliatele a metà.
Potete quindi ora procedere diminuendo lo spessore e portandolo , per esempio, allo spessore 4. Passatele nuovamente nei rulli della macchinetta e poi tagliatele nuovamente a metà.
Ora sono pronte per l'ultimo passaggio.
Con la macchina manuale io utilizzo il penultimo spessore (8) che corrisponde all'ultimo del Kenwood.
Secondo me è lo spessore ideale perché i crostoli poi saranno delicati e friabili.
Quando avrete ottenuto delle lunghe sfoglie dello spessore da voi preferito, tagliatele a rettangoli regolari. NON DIMENTICATE di praticare al centro del rettangolo un taglietto longitudinale: serve a rendere uniforme la cottura.
Riempite di olio una padella o casseruola bassa e portatelo a temperatura.
Tuffate i crostoli facendo attenzione che non si pieghino (io mi trovo benissimo con la pinza da frittura) e, appena raggiungono una leggera doratura, girateli.
Toglieteli dall'olio gocciolandoli bene e lasciateli riposare su carta assorbente.

Una volta freddi, cospargeteli di zucchero al velo.



Mamma che buoni!!!! Si conservano in un posto asciutto anche per due o tre giorni.

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