lunedì 29 aprile 2013

La leccarda

...con questo post inauguriamo la rubrica "Lessico a temperatura ambiente".
...dunque...il principio è che ogni cosa ha il suo nome e non uno qualsiasi: un nome preciso.
Ci addentriamo nel glossario da cucina e pasticceria che è specifico e molto vario: la parola di oggi è LECCARDA.

LECCARDA
significato: Recipiente metallico da collocare sotto la griglia o lo spiedo per raccogliere il grasso che cola dalle carni durante la cottura. (per estensione) la piastra (generalmente di colore nero) utilizzata nei moderni forni per la raccolta dei grassi di cottura

etimologia:
dall’aggettivo leccardo ( fonte Treccani); da: Leccardon.  Le fonti ottocentesche e l'uso tradizionale concordano nell'attribuire a questa voce il significato di 'ghiottone, persona golosa', che trova corrispondenza nell'italiano antico leccardo 'goloso'.
 Il rapporto con l'italiano leccarda 'recipiente dove si raccoglie il grasso che cola dall'arrosto cotto allo spiedo'  è evidente, ma non si tratta di una derivazione, caso mai del contrario: è la leccarda infatti a essere 'golosa' perché raccoglie il grasso che cola, comportandosi in tal modo come un ghiottone impenitente. Tutte queste forme derivano naturalmente, di volta in volta, dall'italiano leccare o dal genovese leccâ con l'aggiunta del suffisso di antica origine germanica -ardo che possiede in genere una valenza peggiorativa o spregiativa (come in bugiardo, bastardo, codardo ecc.), accompagnato, nel caso che qui ci interessa, dall'accrescitivo -one. Va ancora considerato che derivati del verbo leccâ vengono spesso associati in genovese a concetti come 'l'essere golosi', la 'golosità' e così via....

sinonimi:  piastra da forno o placca

...ora lo sapete!

Nessun commento:

Posta un commento