...adoro quei momenti in cui la casa odora di vaniglia e di pane: un profumo fragrante che si spande per tutte le stanze. Addirittura si incolla ai capelli e i vestiti tanto che, quando accogli le persone in casa abbracciandole ti dicono: "Cribbio Francy, sai di...pasticceria!"
I lievitati sono sempre stati il mio punto debole ma da quando ho la mia impastatrice professionale, devo dire che ho una marcia in più: grazie a lei lievita tutto benissimo, dal pane alla focaccia.
Mi si prende in giro perchè me ne occupo come fosse una creatura: la lucido, la spolvero, le parlo. D'altra parte, non fanno così certi uomini con le loro moto?
Ora vi regalo una ricetta strepitosa, semplice ma gradevolissima d'effetto, che lascerà la vostra casa e voi stessi, odorosi di vaniglia per parecchio tempo. E' una focaccia dolce, per la colazione o per il thè; con queste dosi ne farete due di circa 22 cm di diametro (oppure una grandissima, unica teglia da forno).
I lievitati sono sempre stati il mio punto debole ma da quando ho la mia impastatrice professionale, devo dire che ho una marcia in più: grazie a lei lievita tutto benissimo, dal pane alla focaccia.
Mi si prende in giro perchè me ne occupo come fosse una creatura: la lucido, la spolvero, le parlo. D'altra parte, non fanno così certi uomini con le loro moto?
Ora vi regalo una ricetta strepitosa, semplice ma gradevolissima d'effetto, che lascerà la vostra casa e voi stessi, odorosi di vaniglia per parecchio tempo. E' una focaccia dolce, per la colazione o per il thè; con queste dosi ne farete due di circa 22 cm di diametro (oppure una grandissima, unica teglia da forno).
Ingredienti:
per l'impasto
250 gr di farina manitoba
270 gr di farina 00
10 gr di lievito di birra secco
90 gr di zucchero
1 bustina di vanillina
1 fialetta di aroma all'arancia
1 cucchiaino di sale
2 uova grandi
80 gr di burro molto morbido
140 ml di latte
per la farcitura
150 gr di cioccolato fondente
30 gr di burro
zucchero al velo per la spolverata finale
Procedimento:
Nell’impastatrice setacciate le due farine; aggiungetevi il lievito, lo zucchero, la vanillina e mescolate bene con il gancio impastatore (se non avete un’impastatrice, potete benissimo fare questa operazione dentro al boccale di un comune robot da cucina avendo l’accortezza di utilizzare le lame di plastica).
Aggiungete –una alla volta- le uova e il burro morbido fatto a piccolissimi pezzetti. Amalgamate bene, sempre con il gancio fino a che il burro si sarà intriso bene di farina. Per ultimo versate il latte appena intiepidito con l’aroma all’arancia e lavorate bene fino a che l’impasto sarà elastico e si staccherà dal recipiente. Anche se morbido non dovrà in nessun modo essere appiccicoso. Quindi quando aggiungete il latte, dosatelo perché in alcuni giorni in cui l’aria è più umida, ne basterà meno.
Aggiungete il sale e lavorate ancora un po’ fino al suo completo assorbimento.
Infarinate leggermente la palla ottenuta e mettetela a riposare coperta da un canovaccio in un luogo tiepido e riparato da correnti d’aria.
Il canovaccio eredità della nonna andrà benissimo: bello spesso, con la trama fitta e dura. Attenzione durante il lavaggio a non usare l’ammorbidente o detersivi dai profumi troppo invasivi che potrebbero influenzare il profumo del vostro impasto lievitato!
IO utilizzo il mio forno, spento, come una camera di lievitazione perché è assolutamente perfetto, privo di spifferi e a temperatura costante. D’inverno potete anche portarlo sui 35 gradi e poi, dopo averlo spento, lasciar lievitare lì dentro la vostra pagnottella.
Gli impasti a lievitazione soffrono moltissimo gli sbalzi di temperatura e le correnti e sono delicatissimi ma se attuerete questi semplici accorgimenti, avrete dei lievitati sempre soffici e all’altezza delle vostre aspettative.
La lievitazione durerà circa 70-80 minuti, vi accorgerete che il vostro panetto sarà raddoppiato. A questo punto poggiatelo su di un piano infarinato e sgonfiatelo con i pugni. Non abbiate paura di fargli male! Infierite pesantemente: oltre a produrre effetti benefici sulla successiva lievitazione, è un ottimo metodo antistress.
Nel frattempo fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente con il burro.
Dividete l’impasto in due; con un mattarello formate due rettangoli regolari.
Spalmate il cioccolato sui rettangoli e, dolcemente, arrotolateli fino a formare due salsicciotti con il cioccolato OVVIAMENTE RIVOLTO VERSO L’INTERNO.
Foderate di carta forno due teglie (io ho usato quella romantica, a forma di cuore ma sono adatte quelle rotonde oppure una unica teglia da forno rettangolare). Adagiate le girelle, ben distanziate, sulla carta forno.
Ecco la vostra colazione! Abbuffatevi!
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