Questa pastafrolla è la base utilizzata dal pasticciere Luca Montersino. Le sue proporzioni sono perfette e il risultato è incredibilmente friabile e profumato, un'ottima partenza per qualsiasi crostata.
Io faccio questa dose (che è metà della quantità da lui indicata nel suo libro "Peccati di gola") ed ottengo un kg abbondante di impasto. Solitamente lo divido in tre panetti che, separati da cartaforno, ripongo in congelatore ed estraggo all'occorrenza.
E' un metodo molto pratico che vi assicura una crostata quasi pronta per qualsiasi occasione. Basterà farla scongelare al mattino per poterla utilizzare al pomeriggio. Oppure, se avete ospiti all'improvviso, potete tirarla fuori dal freezer e tagliuzzarla in piccole parti: si scongelerà nel giro di un quarto d'ora.
Un piccolo vezzo: il titolo del post contiene la parola "pasticciere" con la i tra le due parentesi. E' una forma ormai in disuso anche perchè si usa dire e scrivere "pasticceria" e non "pasticcieria" ma l'italiano corretto ne prescriverebbe l'utilizzo in quanto "la “i” fa parte integrante del suffisso “-iere”. Detto suffisso indica un mestiere, un'attività, una professione: banca/banchiere; porta/portiere; pasta o pasticcio/pasticciere. Può indicare anche un oggetto, un dispositivo per qualcosa: candela/candeliere; pane/paniere; incenso/incensiere e via dicendo". Se cercate sul dizionario, scoprirete che ormai la nostra lingua ammette entrambe le grafie ma...
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Bene, mentre pensate intensamente a questo, sfogatevi con la produzione di questo chiletto di pastafrolla!
Ingredienti:
500 gr di farina 00
300 gr di burro a temperatura ambiente
200 gr di zucchero al velo
80 gr di tuorli (circa 5 uova medie)
1 bacca di vaniglia Bourbon
1 gr di sale
buccia di limone
Procedimento:
disponete la farina a fontana sul piano di lavoro, aggiungete lo zucchero al velo, i tuorli e il burro a pezzetti. Completate con la buccia di limone e la vaniglia. Lavorate con le mani fino a "sabbiare" il composto. Compattate l'impasto, formate una palla e mettetela a riposare in frigorifero per mezz'ora almeno.
ps: per chi possiede un'impastatrice professionale o simili, il procedimento è identico; basterà utilizzare il gancio impastatore a bassa velocità. Risultato perfetto!
Ovviamente la cottura varia a seconda del ripieno. Una crostata con uno strato sottile di marmellata richiederà una cottura di circa 35 minuti, per una cottura "in bianco" basteranno 20 minuti. Se deciderete di farcire la crostata con una crema alla ricotta, invece, ci vorrà una quarantina di minuti.
Vi sentite anche voi un po' più pasticc(i)eri????
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